mercoledì 13 aprile 2016

Artrite ed artrosi: confusione di due termini

Artrosi ed artrite reumatoide

Voglio iniziare questi appuntamenti “focus” parlando di due patologie estremamente diffuse e, molto spesso, concettualmente confuse. La maggior parte dei miei trattamenti hanno riguardato e riguardano queste due malattie o le loro conseguenze e nella mia pratica clinica mi sono spesso trovato di fronte a pazienti che non conoscevano a pieno le differenze tra l’artrosi e l’artrite e che frequentemente pensavano che i due termini fossero sinonimi.
Il dato curioso che ho riscontrato, trattandosi di pazienti affetti dall’una o dall’altra patologia,  è che i soggetti che non conoscevano le differenze di base tra le due malattie, erano sempre quelli affetti da artrosi. La spiegazione di questo dato si deve ricercare prima di tutto nell’accezione popolare dei due termini, i quali sono spesso confusi. L’altra causa è che i soggetti affetti da artrite reumatoide, la quale è una patologia completamente differente, seguono un iter diagnostico e curativo molto più articolato e controllato e quindi sanno perfettamente che la loro patologia non è l’artrosi.
Alla luce di ciò ho pensato dunque che fosse positivo iniziare con questo argomento.

L’artrosi o più correttamente osteoartrosi, è una patologia articolare degenerativa, caratterizzata dalla degenerazione della cartilagine che provoca il cedimento strutturale delle articolazioni. Nella grande maggioranza dei casi, l’osteoartrosi, compare insidiosamente senza una causa iniziale, come un fenomeno legato all’invecchiamento (artrosi primaria). Generalmente in questi casi la malattia colpisce poche articolazioni. Nel 5% dei casi l’osteoartrosi compare in soggetti giovani che presentano condizioni predisponenti come traumi articolari, diabete, forte obesità. In questo caso si parla di osteoartrosi secondaria. Nelle donne sono più colpite le articolazioni di ginocchia e mani; negli uomini le articolazioni delle anche.


Tutto nasce da una degenerazione della cartilagine che ha un ruolo essenziale sia nell’ammortizzazione sia nella frizione delle articolazioni.  Le piccole lesioni si trasformano poi in grosse falle che raggiungono l’osso sottostante. Lo stile di vita, l’ambiente e gli stress biomeccanici articolari favoriscono l’insorgenza dell’artrosi. Il 40% dei soggetti oltre i 70 anni ne è affetto.
La patologia in genere non da sintomi fino ai 50 anni.
La sintomatologia caratteristica è rappresentata da:

-                    -          dolore profondo che peggiora con il movimento articolare

        -      rigidità mattutina
        
         -   limitazioni del movimento

L’artrosi può essere anche causa di nevralgie compressive (p.es: sciatica).
La diagnosi è clinica o strumentale tramite Radiografia

Il trattamento
Dall’artrosi non si guarisce ma si possono alleviare i sintomi e rallentare il processo degenerativo
Può essere:

    -     farmacologico con l’induzione di antidolorifici, miorilassanti e antinfiammatori
 
  -  fisioterapico con termoterapia tramite applicazione di calore, necessaria mobilizzazione e decoaptazione articolare, tecniche di rilassamento muscolare e stretching

  -       chirugico con artroscopia depurativa o protesizzazione  



Quando parliamo di artrite reumatoide (AR) non cambiamo solo patologia ma anche ambito. Si passa, infatti, nella clinica reumatologica essendo questa una patologia infiammatoria cronica autoimmune.
Benché questa affezione colpisca principalmente le articolazioni del nostro corpo, possiamo trovarne manifestazione anche in tessuti diversi e in organi come il cuore, la pelle ed i polmoni.
Dal punto di vista articolare, l’AR porta alla distruzione della cartilagine e all’anchilosi (fusione di due ossa) . L’incidenza nella donna è 3 volte superiore che nell’uomo ed ha la sua manifestazione tra i 20 ed i 40 anni.

Essendo una patologia autoimmune e cioè una condizione in cui il nostro sistema immunitario attacca il nostro stesso corpo, la predisposizione genetica contribuisce allo sviluppo della patologia molto più che nell’artrosi. I fattori ambientali come infezioni e fumo possono favorire l’insorgenza della patologia latente.
Nella metà dei pazienti l’AR inizia in modo insidioso con:

       -       malessere
      
       -       debolezza muscolare  

        -      dolore muscolo-scheletrico generalizzato
 Dopo qualche mese il coinvolgimento articolare diventa evidente, prima alle mani, provocando anche delle notevole deformazioni, poi alle articolazioni più grandi, risparmiando rachide ed anche. Vengono coinvolti, a livello articolare anche muscoli e tendini.



La diagnosi è clinica e supportata da Radiografia, analisi del liquido sinoviale (liquido che si trova all’interno delle articolazioni), analisi di laboratorio con ricerca di fattore reumatoide e di anticorpi-CCP

Trattamento
È finalizzato ad alleviare il dolore e l’infiammazione, nonché a rallentare la distruzione articolare.

               -     farmacologico prevede l’uso di corticosteroidi (cortisone), farmaci sintetici o biologici come il metotrexato

               -    fiosterapico con termoterapia mediante l’applicazione di ghiaccio, mobilizzazione articolare, rilassamento muscolare, tecniche per riassorbimento edema.

              -      chirugico con sostituzione protesica



In definitiva possiamo affermare che le differenze sostanziali tra le due patologie sono:

A) l’artrosi è di ambito ortopedico su base meccanica; l’artrite e di ambito reumatologico su base autoimmune

B) l’artrosi ha una base genetica eterogenea e non chiara; l’artrite ha una preponderante base genetica (50%)

C) l’artrosi primaria si manifesta in soggetti ultracinquantenni, quella secondaria in soggetti più giovani ma come conseguenza di altre patologie; l’artrite reumatoide si manifesta tra i 20 ed i 40 anni

D) l’artrosi non porta all’anchilosi articolare (fusione ossea); l’artrite porta all’anchilosi

E) l’artrosi colpisce esclusivamente le articolazioni; l’artrite colpisce differenti tessuti, tra cui  il cuore

F) l’artrosi può colpire tutte le articolazioni; l’artrite generalmente risparmia il rachide e le anche

G) l’artrosi si tratta con il caldo; l’artrite con il freddo

H) la terapia farmacologica per l’artrosi è composta da antidolorifici, antinfiammatori e miorilassanti e marginalmente da corticosteroidi; per l’artrite i corticosteroidi sono preponderanti essendo i più efficaci farmaci antiinfiammatori ma la terapia è composta anche da farmaci sintetici e biologici

I) l’artrite reumatoide risulta essere più invalidante dell’artrosi data la sintomatologia, la gestione e la terapia


Grazie per la lettura. Arrivederci al prossimo focus!

 Michele Laino


Le nozioni presenti in questo articolo sono state estrapolate da:
1) Robbins e Cotran “Le basi patologiche delle malattie – malattie degli organi e degli apparati – Vol.2”; V.Kumar, A.K. Abbas, J.C. Aster
2) “Clinica Ortopedica – Manuale-Atlante” A.Mancini, C.Morlacchi
3) Lezione universitaria di Reumatologia; corso di Fisioterapia, II Facoltà di Medicina e Psicologia, Università “La Sapienza”, Roma, Anno accademico 2010-2011


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