Artrosi
ed artrite reumatoide
Voglio iniziare questi appuntamenti “focus” parlando di due patologie estremamente diffuse e, molto spesso, concettualmente
confuse. La maggior parte dei miei trattamenti hanno riguardato e riguardano
queste due malattie o le loro conseguenze e nella mia pratica clinica mi sono
spesso trovato di fronte a pazienti che non conoscevano a pieno le differenze
tra l’artrosi e l’artrite e che frequentemente pensavano che i due termini
fossero sinonimi.
Il dato curioso che ho riscontrato, trattandosi
di pazienti affetti dall’una o dall’altra patologia, è che i soggetti che non conoscevano le
differenze di base tra le due malattie, erano sempre quelli affetti da artrosi.
La spiegazione di questo dato si deve ricercare prima di tutto nell’accezione
popolare dei due termini, i quali sono spesso confusi. L’altra causa è che i soggetti
affetti da artrite reumatoide, la quale è una patologia completamente differente, seguono
un iter diagnostico e curativo molto più articolato e controllato e quindi
sanno perfettamente che la loro patologia non è l’artrosi.
Alla luce di ciò ho pensato dunque che fosse
positivo iniziare con questo argomento.
L’artrosi o più correttamente osteoartrosi, è
una patologia articolare degenerativa, caratterizzata dalla degenerazione della
cartilagine che provoca il cedimento strutturale delle articolazioni. Nella grande
maggioranza dei casi, l’osteoartrosi, compare insidiosamente senza una causa
iniziale, come un fenomeno legato all’invecchiamento (artrosi primaria). Generalmente
in questi casi la malattia colpisce poche articolazioni. Nel 5% dei casi l’osteoartrosi
compare in soggetti giovani che presentano condizioni predisponenti come traumi
articolari, diabete, forte obesità. In questo caso si parla di osteoartrosi
secondaria. Nelle donne sono più colpite le articolazioni di ginocchia e mani;
negli uomini le articolazioni delle anche.
Tutto nasce da una degenerazione della
cartilagine che ha un ruolo essenziale sia nell’ammortizzazione sia nella
frizione delle articolazioni. Le piccole
lesioni si trasformano poi in grosse falle che raggiungono l’osso sottostante. Lo
stile di vita, l’ambiente e gli stress biomeccanici articolari favoriscono l’insorgenza
dell’artrosi. Il 40% dei soggetti oltre i 70 anni ne è affetto.
La patologia in genere non da sintomi fino ai
50 anni.
La sintomatologia caratteristica è rappresentata
da:
- - dolore profondo che peggiora con il movimento
articolare
- rigidità
mattutina
- limitazioni
del movimento
L’artrosi può essere anche causa di nevralgie
compressive (p.es: sciatica).
La diagnosi è clinica o strumentale tramite
Radiografia
Il trattamento
Dall’artrosi non si guarisce ma si possono
alleviare i sintomi e rallentare il processo degenerativo
Può essere:
- farmacologico con l’induzione di
antidolorifici, miorilassanti e antinfiammatori
- fisioterapico con termoterapia tramite
applicazione di calore, necessaria mobilizzazione e decoaptazione articolare,
tecniche di rilassamento muscolare e stretching
- chirugico con artroscopia depurativa o
protesizzazione
Quando parliamo di artrite reumatoide (AR)
non cambiamo solo patologia ma anche ambito. Si passa, infatti, nella clinica
reumatologica essendo questa una patologia infiammatoria cronica autoimmune.
Benché questa affezione colpisca
principalmente le articolazioni del nostro corpo, possiamo trovarne
manifestazione anche in tessuti diversi e in organi come il cuore, la pelle ed
i polmoni.
Dal punto di vista articolare, l’AR porta
alla distruzione della cartilagine e all’anchilosi (fusione di due ossa) . L’incidenza nella donna è 3 volte superiore che nell’uomo ed ha
la sua manifestazione tra i 20 ed i 40 anni.
Essendo una patologia autoimmune e cioè una
condizione in cui il nostro sistema immunitario attacca il nostro stesso corpo,
la predisposizione genetica contribuisce allo sviluppo della patologia molto
più che nell’artrosi. I fattori ambientali come infezioni e fumo possono favorire
l’insorgenza della patologia latente.
Nella metà dei pazienti l’AR inizia in modo
insidioso con:
- malessere
- debolezza
muscolare
- dolore
muscolo-scheletrico generalizzato
Dopo qualche
mese il coinvolgimento articolare diventa evidente, prima alle mani, provocando anche delle notevole deformazioni, poi alle
articolazioni più grandi, risparmiando rachide ed anche. Vengono coinvolti, a
livello articolare anche muscoli e tendini.
La diagnosi è clinica e supportata da
Radiografia, analisi del liquido sinoviale (liquido che si trova all’interno
delle articolazioni), analisi di laboratorio con ricerca di fattore reumatoide
e di anticorpi-CCP
Trattamento
È finalizzato ad alleviare il dolore e l’infiammazione,
nonché a rallentare la distruzione articolare.
- farmacologico prevede l’uso
di corticosteroidi (cortisone), farmaci sintetici o biologici come il
metotrexato
- fiosterapico con termoterapia
mediante l’applicazione di ghiaccio, mobilizzazione articolare, rilassamento muscolare,
tecniche per riassorbimento edema.
- chirugico con sostituzione
protesica
In definitiva possiamo affermare che le
differenze sostanziali tra le due patologie sono:
A)
l’artrosi è di ambito ortopedico su base meccanica; l’artrite e di ambito
reumatologico su base autoimmune
B) l’artrosi ha una base genetica eterogenea
e non chiara; l’artrite ha una preponderante base genetica (50%)
C)
l’artrosi primaria si manifesta in soggetti ultracinquantenni, quella
secondaria in soggetti più giovani ma come conseguenza di altre patologie; l’artrite
reumatoide si manifesta tra i 20 ed i 40 anni
D)
l’artrosi non porta all’anchilosi articolare (fusione ossea); l’artrite porta
all’anchilosi
E)
l’artrosi colpisce esclusivamente le articolazioni; l’artrite colpisce differenti
tessuti, tra cui il cuore
F)
l’artrosi può colpire tutte le articolazioni; l’artrite generalmente risparmia il
rachide e le anche
G)
l’artrosi si tratta con il caldo; l’artrite con il freddo
H)
la terapia farmacologica per l’artrosi è composta da antidolorifici, antinfiammatori
e miorilassanti e marginalmente da corticosteroidi; per l’artrite i
corticosteroidi sono preponderanti essendo i più efficaci farmaci
antiinfiammatori ma la terapia è composta anche da farmaci sintetici e
biologici
I)
l’artrite reumatoide risulta essere più invalidante dell’artrosi data la
sintomatologia, la gestione e la terapia
Grazie per la lettura. Arrivederci al
prossimo focus!
Michele
Laino
Le nozioni presenti in questo articolo sono state estrapolate da:
1) Robbins e Cotran “Le basi patologiche delle malattie – malattie
degli organi e degli apparati – Vol.2”; V.Kumar, A.K. Abbas, J.C. Aster
2) “Clinica Ortopedica – Manuale-Atlante” A.Mancini, C.Morlacchi
3) Lezione universitaria di Reumatologia; corso di Fisioterapia,
II Facoltà di Medicina e Psicologia, Università “La Sapienza”, Roma, Anno
accademico 2010-2011